Con risposta a interpello n. 329 del 10 giugno 2022 le Entrate hanno fornito alcuni chiarimenti circa il trattamento fiscale da adottare in capo ai dipendenti relativamente ad un benefit consistente nel servizio di ricarica gratuita per auto elettriche offerto in attuazione di un accordo aziendale volto a promuovere il ricorso alla mobilità elettrica.
La risposta chiarisce il corretto trattamento tributario da applicare al benefit sopra descritto. In particolare, se il predetto benefit debba essere assoggettato a tassazione quale reddito di lavoro dipendente o se lo stesso possa essere ricondotto nell’ambito delle iniziative di welfare aziendale escluse da imposizione fiscale, ai sensi dell’articolo 51, comma 2, lettera f),del Testo unico delle imposte sui redditi, approvato con d.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (TUIR).
Per fare in modo che si determini l’esclusione dalla formazione del reddito di lavoro dipendente, devono verificarsi congiuntamente le seguenti condizioni:
Le opere e i servizi possono essere messi direttamente a disposizione dal datore di lavoro o da parte di strutture esterne all’azienda, a condizione che il dipendente resti estraneo al rapporto economico che intercorre tra l’azienda e il terzo erogatore del servizio.
In considerazione della finalità della predetta normativa, si ritiene che, in linea di principio, la disposizione possa applicarsi anche nella ipotesi in cui il datore di lavoro, allo scopo di promuovere un utilizzo consapevole delle risorse ed atteggiamenti responsabili dei dipendenti verso l’ambiente, attraverso il ricorso alla mobilità elettrica, offra ai propri dipendenti il servizio di ricarica dell’auto elettrica. In tale contesto, infatti, può individuarsi una finalità di educazione ambientale perseguita dall’azienda.
In proposito, tra l’altro, si rileva che l’obiettivo di dare impulso a una compiuta transizione ecologica anche attraverso una mobilità sostenibile costituisca uno specifico obiettivo del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
L’Ufficio ha dunque ritenuto che il benefit in questione possa beneficiare del regime di esclusione dal reddito di lavoro dipendente: ciò “nel presupposto che il servizio di ricarica gratuito che l’Istante intende offrire a tutti i dipendenti che proveranno di avere acquistato auto elettriche, entro un determinato periodo di tempo, utilizzando ove possibile l’energia elettrica prodotta dai propri impianti fotovoltaici o idroelettrici (ovvero, in alternativa, laddove ciò non sia praticabile, stipulando una convenzione con un soggetto terzo fornitore del servizio di ricarica), sia limitato in termini di importo e/o di KW totali di ricariche effettuabili al fine di evitare abusi e soddisfi il requisito della finalità educativa previsto dall’articolo 51, comma 2, lettera f), del Tuir”.
Ricordiamo che l'Ente Bilaterale Veneto FVG, rimborsa i set-up delle piattaforme welfare fino a 400 euro di rimborso e con il servizio di rimborso strumenti innovativi rimborsa fino a 400 euro le colonnine di ricarica per auto e/o bici elettriche.
24 giugno 2022 -12:46