Per i titolari di partita IVA con un giro d?affari fino a 200 mila euro, debutta l?IVA per cassa, ossia il pagamento dell?IVA si potr? fare nel momento dell?effettiva riscossione del corrispettivo. Questo nuovo meccanismo resta comunque facoltativo: il contribuente (venditore) rimane libero di scegliere per ciascuna operazione se intende o meno sfruttare il differimento dell?IVA se adotta l?IVA per cassa dovr? indicarlo in fattura, altrimenti si applicano le regole IVA normali. Attenzione per? che il differimento dell?IVA si ripercuote anche sull?acquirente. Infatti chi riceve una fattura con IVA differita non potr? infatti detrarre l?imposta fino a quando non avverr? il pagamento del corrispettivo. Queste regole avranno conseguenze particolari e onerose in quanto ? necessario fare molta attenzione alla data dell?incasso/pagamento (anche se parziale). Non sar? pi? sufficiente limitarsi a consegnare la fattura, come si fa oggi, ma dovranno essere successivamente comunicati i singoli pagamenti. In mancanza di tali comunicazioni in tempo utile l?imposta potr? essere portata in detrazione. Il contribuente poco puntuale o distratto dovr? quindi pagare l?IVA sulle vendite senza scaricare l?IVA sugli acquisti. Risulta inoltre evidente come questo tipo di operazioni richieda un numero di registrazioni maggiori (la fattura e i successivi pagamenti) e quindi un aggravio di lavoro da parte degli uffici che comporter? un sensibile aumento del costo del servizio. Questo vale anche per le contabilit? cosiddette semplificate.
13 maggio 2009 -17:41