Pile ed accumulatori non più rispondenti ai requisiti comunitari ma immesse sul mercato prima del 26 settembre 2008 potranno continuare ad essere commercializzate ma solo a particolari condizioni a carico dei produttori. A tale riguardo, lo schema di decreto, approvato in via definitiva dal Consiglio dei ministri del 9 febbraio 2011, prevede: l’obbligo per i produttori di nuove batterie di denunciare annualmente alle Camere di Commercio i dati relativi a pile e accumulatori immessi sul mercato nazionale nell’anno precedente; l’obbligo, per i sistemi collettivi di finanziamento, della gestione dei relativi rifiuti di iscriversi all’elenco tenuto dalle stesse Camere. Le Camere di Commercio dovranno comunicare all’ISPRA l’elenco dei sistemi collettivi che, a sua volta, dovrà trasmettere al Ministero dell’ambiente i dati relativi alla raccolta ed al riciclaggio. Destinatari dell'intervento normativo sono, quindi, i produttori che hanno legalmente immesso sul mercato prima del 26 settembre 2008 pile ed accumulatori non conformi ai requisiti previsti dalla direttiva 2006/66/CE ed il Centro di Coordinamento, cui sono demandati nuovi compiti in luogo del Comitato di vigilanza e controllo, mentre l'attività di monitoraggio è affidata all'ISPRA. Il decreto legislativo approvato che modifica la disciplina nazionale (DLgs n. 188/2008) di recepimento della direttiva europea 2006/66 in materia di mercato, raccolta e riciclaggio di pile ed accumulatori mira anche a conseguire un miglior coordinamento delle norme in esso previste, anche alla luce dei più recenti dettati comunitari in materia (direttiva 2008/103), ed alla decisione della Commissione 2009/603/CE del 5 agosto 2009, concernente gli obblighi di registrazione dei produttori.
15 febbraio 2011 -10:24