In particolare, gli infortuni avvenuti e denunciati all’INAIL nel 2010 risultano essere 775mila, in calo dell’1,9% rispetto ai 790mila del 2009. Il numero degli infortuni mortali scende sotto la soglia dei mille: sono 980, registrando un calo del 6,9% e toccando un nuovo minimo storico dal dopoguerra. I settori che hanno maggiormente beneficiato del calo infortunistico sono l’agricoltura - che ha registrato un calo del 4,8% degli incidenti e del 10% dei casi mortali - e l’industria (rispettivamente -4,7% e -10%). Il ramo dei servizi, invece, ha fatto registrare una sostanziale stabilità degli infortuni (+0,4%) e un calo modesto del 3% degli incidenti mortali. Valutando i singoli settori, particolarmente rilevante è quello delle costruzioni, che fa registrare una diminuzione di circa 10mila infortuni (-12,4%). Una sensibile riduzione si registra anche nei settori portanti dell’industria pesante come la metalmeccanica, che fa registrare un calo medio del 3,5%. In relazione al bilancio emerso dai dati forniti dall’Inail, il Ministro Maurizio Sacconi, nel corso del suo intervento, ha esaltato l’importanza della cultura della sicurezza, che nel nostro Paese è in crescita, e la necessità di porsi obiettivi ancora più ambiziosi per il futuro.
7 luglio 2011 -12:47