L'Ente Bilaterale Veneto presenta nel Bando della Regione Veneto POR-FSE 2014-2020 - DGR 254 dell’8-3-2016 "Pari opportunità nel lavoro che cambia. Investiamo nell’occupazione femminili Azione 1 Una rete regionale di conciliazione a sostegno di servizi di welfare per il work-life balance un progetto molto ambizioso con l'aiuto di numerosi partners
WelfareNet: Reti in rete
un modello di welfare territoriale, contrattuale e aziendale che coinvolge principalmente 5 categorie di attori: lavoratori e cittadini, aziende, operatori di servizi di welfare, enti pubblici, parti sociali.
Il progetto mira innanzitutto a creare una rete regionale di servizi di welfare valorizzando innanzitutto le reti e i servizi già presenti nei vari territori e facilitando la creazione di nuove reti e di nuovi servizi che rispondano alle esigenze di conciliazione vita-lavoro dei lavoratori coinvolti in Piani di Welfare Aziendale.
In questo senso lo scopo del progetto è quello di creare un coordinamento regionale tra le varie reti di servizi già presenti in tutto il territorio regionale mettendo in collegamento tutti quei soggetti che a vario titolo erogano o facilitano l’erogazione di servizi di welfare, quali Comuni ed Unioni dei Comuni, ULSS, Enti Bilaterali, imprese private di servizi, cooperative, associazioni e terzo settore, associazioni sindacali di imprese e di lavoratori che operano in questi ambiti.
Questa “rete di reti” dovrà servire innanzitutto a facilitare la fruizione di servizi di conciliazione vita-lavoro anche ai lavoratori occupati in piccole e medie imprese che fanno più fatica ad approcciare il tema del welfare aziendale, ma nello stesso tempo permetterà di migliorare il benessere di tutto il territorio, stimolando innovazione sociale e facilitando maggiori collegamenti tra il mondo delle imprese, quello dei servizi di welfare e quello della pubblica amministrazione.
A tal fine è necessario prevedere da una parte di mappare i servizi di welfare presenti nei vari territori e dall’altra di conoscere e far emergere le esigenze di welfare e quindi di sviluppare un sistema che permetta di monitorare, nel tempo, il cambiamento delle esigenze dei lavoratori su questo tema, che possono variare per territorio, per settore aziendale e contrattuale, per dimensione aziendale, e per circostanze individuali familiari e personali che sono in continua evoluzione.
OBIETTIVI DI WELFARENET
RUOLO DEI SOGGETTI COINVOLTI
Gli operatori dei servizi saranno chiamati a partecipare a percorsi formativi e consulenziali nell’ambito del welfare e ad incontri di rete per la costruzione della rete dei servizi. Potranno inoltre anche essere coinvolti nei WelfareLab e nel Club degli Esperti.
Sia i comuni, le unioni dei Comuni e le USSL, in particolare quelle che hanno delle delege sui servizi sociali, saranno chiamati a partecipare a percorsi formativi nell’ambito del welfare e ad incontri di rete per la costruzione della rete dei servizi. Potranno inoltre anche essere coinvolti nei WelfareLab e nel Club degli Esperti.
Uno dei aspetti più innovativi del modello WelfareNet rispetto a simili esperienze realizzate in ambito regionale, è stato proprio il coinvolgimento degli enti bilaterali. Pertanto il progetto mira a valorizzare ulteriormente la bilateralità e a coinvolgerla in maniera attiva.
Gli enti bilaterali infatti non solo sono un tramite privilegiato sia con lavoratori che con aziende, ma possono anche essere considerati una delle prime forme di welfare contrattuale e le loro prestazioni sono strettamente collegati ai servizi di welfare del territorio di cui possono ampliare i benefici e l’efficacia.
Nell’ambito del progetto è previsto pertanto innanzitutto un loro coinvolgimento nella rete dei servizi, partecipando a tutte le azioni di informazioni e di formazione sui temi del welfare previste per loro, e di creazione delle rete con gli altri operatori.
Inoltre possono svolgere anche un’attività operativa di promozione della rete dei servizi facilitando l’inserimento all’interno della rete di nuovi operatori e di nuovi servizi di welfare, anche partendo dai propri iscritti.
Le associazioni di categoria, potranno avere un duplice ruolo all’interno del progetto: da una parte un ruolo “politico” in quanto direttamente coinvolti sia nel tavolo delle parti sociali per affrontare gli aspetti di welfare contrattuale, sia un ruolo operativo, direttamente o per il tramite di enti formativi ed in collaborazione con gli enti bilaterali di riferimento, di promozione della rete dei servizi e di inserimento di nuovi operatori e di nuovi servizi a partire dalle categoria maggiormente interessante a questo ambito. Rispetto questo ruolo operativo, saranno preventivamente coinvolti in percorsi formativi sul welfare.
Anche le organizzazioni sindacali dei lavoratori potranno avere un duplice ruolo all’interno del progetto: da una parte saranno chiamati a partecipare al tavolo delle parti sociali sul tema del welfare contrattuale, ma potranno avere anche una funzione operativa con l’attivazione dei Welfare Point, direttamente o per il tramite dei loro enti formativi. Gli operatori dei welfare point coinvolti saranno preventivamente formati a questo scopo.
Le strutture tecniche con competenze specifiche in tema di welfare aziendale e territoriale, insieme all’Università e a Italia Lavoro, saranno coinvolti nella realizzazione dei percorsi formativi rivolti agli operatori, nelle iniziative pubbliche di sensibilizzazione, nel Club degli Esperti per la definizione del modello, nella mappatura dei servizi essenziali di welfare e nella definizione dei questionari di analisi dei fabbisogni di welfare per l’implementazione dell’Osservatorio permanente.
Gia nel precedente progetto WelfareNet, è stata avviata una collaborazione con Italia Lavoro nell’ambito della formazione e della sensibilizzazione delle imprese e degli operatori del territorio. Italia Lavoro è interessata a proseguire e consolidare questa collaborazione, che può risultare strategica per la riuscita del progetto mettendo a disposizione il proprio know-how e le proprie esperienze, favorendo in questo modo un’integrazione operativa tra il Piano Operativo Nazionale del nostro paese il Piano Operativo Regionale del Veneto, così auspicato dalla Comunità Europea. Italia Lavoro sarà coinvolta nella realizzazione dei percorsi formativi rivolti agli operatori, nelle iniziative pubbliche di sensibilizzazione, nel Club degli Esperti per la definizione del modello, nella mappatura dei servizi essenziali di welfare e nella definizione dei questionari di analisi dei fabbisogni di welfare per l’implementazione dell’Osservatorio permanente. Inoltre, insieme all’Università sarà coinvolta della definizione di un percorso altamente professionale sugli “innovatori del welfare”.
Le Università saranno coinvolte nelle iniziative pubbliche di sensibilizzazione, nel Club degli Esperti per la definizione del modello, nella mappatura dei servizi essenziali di welfare e nella definizione dei questionari di analisi dei fabbisogni di welfare per l’implementazione dell’Osservatorio permanente. Inoltre, insieme a Italia Lavoro sarà coinvolta della definizione di un percorso altamente professionale sugli “innovatori del welfare”.
Per l'adesione al progetto inviare il modulo allegato a s.rizzato@ebveneto.it entro e non oltre il 6 aprile 2016
istruzioni per la compilazione
Per informazioni è a disposizione la segreteria dell'Ente Bilaterale Veneto FVG al numero 041/5802374.
sabato 26 marzo 2016 -21:52