Accollo Fiscale: la Legge 212/2000 aiuta a pagare meno tasse

Esiste una legge poco conosciuta e pochissimo utilizzata da parte delle aziende per compensare i crediti d'imposta e permettere di pagare meno tasse attraverso l'accollo fiscale. Poter risparmiare con la compensazione fino al 20% sugli importi da pagare con i modelli F24 è una possibilità contemplata e prevista da leggi e normative vigenti già da anni ma usufruita e goduta solo da quei pochi che hanno saputo da subito trarne benefici e vantaggi.
Categoria: Normativa

A seguito della introduzione dello Statuto dei diritti del contribuente è stata disciplinata la possibilità di ricorrere all’accollo fiscale del debito da parte di un terzo soggetto. (Legge 212 del 27 luglio 2000 - pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale n. 177 del 31/07/2000). Il corretto utilizzo di tale strumento rappresenta un istituto innovativo per una accorta gestione dei costi d’impresa capace di abbattere fino ad un 20% il costo dei tributi con conseguente creazione di importanti provviste di auto liquidità aziendale. Il contribuente che vanta crediti di imposta può utilizzare la compensazione fiscale per estinguere eventuali debiti della stessa natura o di tipo contributivo e previdenziale. 

In sintesi:  
Il contratto di accollo viene stipulato tra una ditta "accollata" (che deve pagare le tasse con F24) ed  una ditta "accollante" (titolare dei crediti nei confronti dello Stato). E cosi avviene la compensazione, dopo aver inviato il contratto per accettazione alle sedi dell’Agenzia delle Entrate, che può accettare il contratto o rifiutare in caso di carenze di requisiti.

Vantaggio: 
L’accollato invia l’F24 all’accollante che paga l’intero F24 e poi controlla il proprio cassetto fiscale accertandosi dell’avvenuto pagamento e successivamente bonifica l’80% dell’importo dell’F24 all’accollante. Il 20% di sconto rappresenta per l’accollato una sopravvenienza attiva. 
L'accollante compensa, in parte o in toto, il credito che vantava con lo Stato ed ha pronta liquidità. 

                       

Normativa:
È stata espressamente disciplinata nel decreto legislativo del 9 luglio 1997, n. 241 e, in seguito, ribadita nello Statuto dei diritti del contribuente , che all’art. 8, intitolato “ Tutela dell’integrità patrimoniali ”, primo e secondo comma, introduce due novità, prevedendo che “ l’obbligazione tributaria può essere estinta anche per compensazione “, e l’ammissione dell’accollo del debito di imposta altrui, generalizzando così l’applicazione dell’istituto in esame. Tutti i tributi pagati con i modelli F24 (iva, inps, irpef, ires, imu, tasi, ecc.), cartelle esattoriali incluse, sono crediti che lo stato deve incassare dai contribuenti.

Sono operazioni tributarie, seguite da esperti, che devono utilizzare un rigido protocollo atto a garantire e tutelare i soggetti coinvolti, tracciando la generazione del credito, controllando e fornendo tutta la documentazione fiscale (fatture, bilanci, dichiarazioni dei redditi) per una efficace tracciabilità sulla veridicità e bontà del credito stesso. La legge garantisce anche la massima trasparenza e sicurezza ed le agenzie o gli esperti fanno pagare le tasse scontate all'azienda in forma scontata e posticipata, dopo aver fatto controllare il proprio cassetto fiscale l’avvenuta compensazione del 100% del modello F24 visibile dalla quietanza emessa dalla Agenzia delle Entrate (Entratel). 

Per maggiori informazioni: Beniamino Boscolo 347/8613486 - b.boscolo@ebvenetofvg.it


16 ottobre 2017 -16:47

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